personal branding liberi professionisti, donna che lavora al pc in spazio pubblico di coworking

Il personal branding per liberi professionisti rappresenta il fulcro di una strategia di marketing.

Che tu sia una psicologa, un dentista, un assicuratore o un falegname, sviluppare sviluppare il tuo personal branding potrà aiutarti a migliorare il tuo posizionamento, online e non solo.

In precedenza ti ho già parlato di 7 premesse utili per una strategia di social media marketing ma ancora prima di pensare allo sviluppo strategico o alla scelta dei canali, per te che sei un libero professionista, è fondamentale comprendere al meglio di cosa si tratta quando sentiamo parlare di Personal Branding.

Personal Branding: una definizione

Tutti i miei maestri mi hanno insegnato che prima di agire bisogna comprendere.  E per comprendere si parte sempre dalla definizione.

Secondo Wikipedia, il personal branding  “è l’attività con cui prima si consapevolizza e poi si struttura il proprio brand, ovvero la propria marca personale. Può essere definito come ciò che viene detto, sentito e pensato a livello collettivo dalle persone su di voi o sui servizi che offrite nella vostra vita professionale e non. Il termine brand a un primo livello di significato è il nome stesso, attraverso il quale si è riconoscibili. A livello successivo, è una connotazione emozionale, ciò che evoca nel cliente i significati di quel nome”.

All’interno di queste poche righe troviamo 3 punti essenziali per comprendere meglio il concetto di personal branding:

  • ci sono due fasi: una prima fase in cui dobbiamo comprendere che cosa sia il nostro brand e poi una fase successiva in cui strutturare le nozioni che abbiamo acquisito;
  • riguarda non solo quello che pensiamo di noi stessi ma anche quello che è il percepito di chi ci sta attorno (stakeholder, collaboratori, clienti);
  • il brand è prima di tutto il nostro nome o il nome con cui siamo conosciuti ma è anche qualcosa che si declina a livello più emotivo nel rapporto con le altre persone.

Personal Branding per liberi professionisti: 3 angolature

Ho preso Wikipedia come punto di partenza ma limitarsi a una sola definizione sarebbe eccessivamente riduttivo: le angolature con cui approcciarsi al Personal Branding per un libero professionista sono estremamente eterogenee.

Per questo ho raccolto qui le definizioni di personal branding di 3 protagonisti del mondo del digital marketing.

Riccardo Scandellari, autore, formatore, speaker e consulente, una delle penne più apprezzate in materia di personal branding lo definisce come il percorso di “comprensione e valorizzazione delle capacità e qualità personali, attraverso un’adeguata comunicazione a un pubblico interessato”.

Se questa è una definizione più “tecnica”, in quella di Dario Vignali, fondatore di Marketers, forse il punto di riferimento per la nuova classe imprenditoriale digitale italiana, troviamo un accento più marcato sull’aspetto di marketing: “Il personal branding non è altro che la capacità di vendere noi stessi e creare empatia con gli altri”.

Infine, voglio portare alla tua attenzione una terza definizione, quella fornita da Personalbranding.it, il primo sito sul personal branding in Italia, che sintetizza il tutto come “la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ti scelgono”.

Come puoi vedere tre definizioni diverse, tre angolature differenti, tre modi di raccontare lo stesso concetto ma che hanno fondamentali elementi in comune.

In tutti e tre i casi il personal branding riguarda contemporaneamente:

  • te stesso, sia come professionista che come persona;
  • il tuo modo di comunicare, di raccontare te stesso e quello che sai fare all’esterno;
  • la percezione che le persone con cui entri in contatto hanno di te e della tua professione.

Spero di non averti confuso le idee con tutte queste definizioni ma vorrei che il concetto che ti sia chiaro sia questo: con qualunque parola tu voglia definirlo, stiamo parlando del tuo modo di comunicare te stesso agli altri e del modo in cui loro ti percepiscono.