modi di usare facebook, gruppi di ragazzi al bar usano social network
  • 26 Maggio 2019
  • Simone Tonello
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Secondo te cos’è diventato Facebook oggi?

Aspetta, aspetta a darmi una risposta… ho un’altra domanda da farti prima.

Quando ti sei iscritto a Facebook? Te lo ricordi?

Se vuoi un aiuto, la creatura di Mark nasce nel 2004.

A quei tempi le uniche tecnologie a disposizione per comunicare tra giovani erano indistruttibili modelli di cellulare NOKIA, la Playstation, MSN e i suoi trilli (Che ne sanno i 2000.. ha ragione Gabry Ponte)

Io sono stato uno degli ultimi tra i miei coetanei a creare il proprio profilo personale in questo “sito” arrivato a scuotere il periodo adolescenziale.

Quando Facebook iniziò a diffondersi ero restio a iscrivermi, le novità non mi erano mai piaciute.

Forse avrei ritardato ancora, ma quando iniziò a parlarne la sorella di una ragazza che mi piaceva (cotte adolescenziali, bei tempi) come potevo tirarmi indietro?

Che cos’è (diventato) Facebook oggi?

Mai avrei pensato che a 15 anni di distanza, Facebook sarebbe diventato uno strumento di lavoro per me.

Mai avrei ipotizzato nemmeno i cambiamenti che sarebbe stato in grado di generare a livello di marketing e comunicazione.

Qualcuno dice che, negli ultimi tempi, la creatura di Zuckerberg abbia iniziato la sua strada verso l’oblio.

Per me Facebook è semplicemente cambiato.

Come tutti noi: cresciamo, ci evolviamo, cambiamo le nostre relazioni…

Prima di celebrarne i funerali, vorrei provare a spiegarti quello che è oggi Facebook è diventato secondo me.

In particolare, ho individuato cinque punti chiave.

Facebook come Social Media e Social Network

Nel lessico di tutti i giorni, i termini “social media” e “social network” sono spesso utilizzati come sinonimi.

In realtà queste due parole fanno riferimento a due aspetti differenti.

I Social Media, così come li hanno definiti nel 2009 A. Kaplan e M. Haenlein, professori ed esperti di Marketing, sono “un gruppo di applicazioni basate su Internet e costruite sui principi ideologici e tecnologici del web 2.0 che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti”.

Il termine Social Network, invece, assume un’accezione differente, più “umana”. Con questo termine si intende infatti in letteratura “Una rete di persone collegate tra di loro tra interessi di diversa natura che costruiscono una community basata sugli interessi condivisi”.

Se da un lato i Social Media rappresentano dunque degli “strumenti”, i social network indicano invece l’accezione più umana di queste tecnologie

Facebook oggi è tutte e due queste cose:

  • un’applicazione che consente lo scambio di contenuti creati dagli utenti stessi
  • una rete di persone.

Il tuo panettiere, la cassiera del supermercato dove fai la spesa, il tuo vicino di scrivania in ufficio o il tuo barista di fiducia: Facebook è popolato di persone reali, le stesse che incontrate nella vita vera.

Sul fatto che scrivano, si esprimano o si comportino in maniera differente, beh, questa è tutta un’altra storia.

Facebook come piattaforma

Facebook oggi è una piattaforma a tutti gli effetti.

Quando Facebook nacque nel 2004, l’obiettivo era “dare alle persone il potere di costruire una community e rendere il mondo più unito.

Prova a pensarci: chi sono state le prime persone che hai aggiunto? Compagni di classe, colleghi, amici, familiari, compagni di università?

Se inizialmente le “persone usano Facebook per restare in contatto con amici e familiari, per scoprire cosa accade nel mondo e per esprimere e condividere ciò che loro ritengono importante”, oggi abbiamo a disposizione funzionalità differenti.

Inizialmente su Facebook potevi scrivere un post o pubblicare una foto.

Oggi con Facebook puoi:

  • creare un gruppo di persone con cui interagire;
  • cercare e reperire informazioni;
  • leggere articoli e approfondimenti;
  • pubblicare video o guardare serie tv;
  • inviare messaggi o eseguire video chiamate;
  • provare l’ebbrezza di una diretta streaming;
  • fare domanda per una posizione di lavoro

e tanto altro ancora…

L’aggiunta di funzionalità ha trasformato nel tempo Facebook in una piattaforma sempre più complessa, meno intuitiva e a volte “più difficile da utilizzare”.

A più opzioni corrispondono dunque esigenze tecniche e di layout differenti: ecco perché Facebook oggi sembra molto più articolato e macchinoso di quanto non lo fosse qualche anno fa.

Ma prova a chiederti: quante cose posso fare quando accedo all’applicazione?

Prova a contare e fammi sapere 😉

Facebook come abitudine

Nel suo libro Fattore 1%, Luca Mazzucchelli, psicologo, psicoterapeuta e vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (e grande imprenditore digitale) ribalta il preconcetto di abitudini come qualcosa di negativo, definendole come “gli strumenti che abbiamo a disposizione per raggiungere obiettivi significativi”.

E qual è una delle caratteristiche principali delle abitudini?

Sono difficili da modificare.

Provate a pensarci, se in passato hai cambiato una tua routine, cosa ti ha spinto a farlo?

“Alla base di ogni grande decisione di cambiamento della tua vita – spiega Mazzucchelli – c’è un’emozione che ti ha spinto ad agire […] le persone cambiano quando si trovano in mezzo a una vera e propria spinta emotiva”.

Per molte persone, soprattutto nella fascia attuale tra i 25 e i 35 anni, Facebook oggi è diventato un’abitudine.

Quante volte scrolli il tuo feed di Facebook sul cellulare?

Non ti è mai capitato di accedere a Facebook appena sveglio o appena prima di andare a dormire?

Se queste azioni diventano un’abitudine, diventano difficili da scardinare trasformando Facebook in una parte della nostra vita.

Dall’annuale ricerca sul mondo digitale firmata Hootsuite e WeAreSocial media i dati parlano di 1 ora e 51 minuti spesi sui Social Media dagli utenti in Italia giornalmente.

Io, ad esempio, ho provato a eliminare il controllo mattutino e serale allontanando lo smartphone dal comodino: la pigrizia nell’alzarmi mi aiuterà a cambiare abitudini?

Te lo farò sapere.

Facebook come ecosistema

Un ecosistemaè una unità funzionale fondamentale in ecologia: è l’insieme degli organismi viventi e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di materiali e di energia, in un’area delimitata” (definizione Treccani).

Come ogni ecosistema, Facebook:

  • è un sistema aperto: chiunque può registrarsi e accedervi;
  • è composto da una componente non vivente (la piattaforma e le tecnologie messe a disposizione) e una componente vivente (gli utenti che producono contenuti e ne fruiscono )
  • è una struttura interconnessa con altri eco-sistemi: applicazioni, siti Internet, Instagram, WhatsAppp, DataBase clienti. Facebook si interconnette con tantissime altre realtà del settore digitale;
  • tende a raggiungere e mantenere nel tempo un equilibrio dinamico, una particolare “stabilità evolvente”.

Proprio in questo ultimo punto Facebook trova uno dei suoi principali punti di forza: la capacità di evolversi costantemente e rispondere alle esigenze del mercato e degli utenti.

Manca l’aspetto fotografico? Si acquista Instagram.

Bisogna migliorare l’integrazione con i sistemi di messaggistica? Integrazione di WhatsApp.

Qui risiede la forza di Facebook: essere un ecosistema attento, in grado di evolversi mantenendo sempre un suo equilibrio di fondo.

Facebook come Strumento di Marketing

Per molto tempo, Facebook è stato considerato un “earned media”, un mezzo di comunicazione dove aziende e imprese non dovevano pagare per essere presenti.

Se formalmente l’iscrizione a Facebook è rimasta ancora gratuita, non solo per gli utenti, ma anche lato business, questo non significa che Facebook sia rimasto un mezzo di comunicazione “gratuito”.

Facebook oggi è diventato un “paid media” a tutti gli effetti, con una conseguente evoluzione verso uno strumento di marketing sempre più sofisticato e complesso.

Nel tempo, la portata organica (ovvero il numero di persone raggiunte gratuitamente dai contenuti postati da una Pagina Facebook) si è ridotta notevolmente: oggi essere presenti su Facebook significa necessariamente prevedere un investimento pubblicitario in advertising.

L’evoluzione a paid media ha spaventato molte aziende ma i costi per raggiungere un determinato volume di persone restano ancora relativamente contenuti rispetto ai media tradizionali, senza contare i vantaggi in termini di analisi dei dati ma questi sono solo due dei vantaggi di fare pubblicità su Facebook.

Facebook offre una mole incredibile di informazioni agli inserzionisti.

Per avere una Pagina Facebook di successo occorre definire una strategia che permetta di:

  • identificare il proprio pubblico di riferimento anche in base a caratteristiche psicografiche;
  • integrare Facebook con altri canali social e Digital (come il Sito Web)
  • integrare il Social con i dati offline a disposizione (CRM, liste clienti)

Insomma, uno strumento di marketing potentissimo.

Facebook è morto o abbiamo ancora un’altra occasione?

Nonostante l’evoluzione costante nel tempo, Facebook non vive oggi il suo momento di massimo splendore.

Le questioni legate alla privacy, gli scandali e le problematiche fake news ed elezioni politiche agitano le acque della piattaforma ormai costantemente.

Da qui a dire che la piattaforma sia morta, però, c’è n’è di strada: Facebook sta seguendo il naturale ciclo di vita di una nuova tecnologia.

Dopo una rapida espansione, ecco un periodo di assestamento che però non significa morte.

Facebook rappresenta oggi una grande occasione, per gli utenti (se compresa e utilizzata con intelligenza) e soprattutto per professionisti e imprese.

Utilizzare Facebook come strumento di marketing oggi richiede un approccio professionale, una visione d’insieme.

Comprenderne le logiche e sfruttarle al meglio può rappresentare un’occasione straordinaria, anche e soprattutto a livello di Local Marketing.

Quanto può incidere Facebook su una strategia di Local Marketing?

Penso ancora molto, ma se fatto con testa e attenzione.

Ti consiglio di ascoltare questo podcast di Dario Vignali, uno dei più esperti in Italia in materia di digital, dove approfondisce il nuovo ruolo del marketing delle abitudini 👇🏻

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