
Lunedì mattina. Un noiosissimo lavoro di import in corso. All’improvviso una notifica email a rompere la routine di inizio settimana. Intravedo con la coda dell’occhio l’oggetto: Mi presento.
Sarà stato il punto esclamativo finale, oppure che non vedevo l’ora di distrarmi. Nel giro di 3 secondi la mail occupa tutto lo schermo.
Inizio a leggere, dapprima distrattamente.
Poi la mia attenzione cresce: la mail è ben strutturata, scrittura lineare, parafrasi corretta e un ordinamento logico nei contenuti.
Questo testo è ben scritto, penso.
Rileggo.
A presentarsi è Valentina, vive a Lanzarote, nata e cresciuta a Casorezzo.
Anche lei come me lavora in ambito digital.
La sua storia mi incuriosisce. Non posso lasciarmi sfuggire il contatto: devo assolutamente parlarci.
Parte il primo scambio di email, poi, come sempre, con incroci rocamboleschi riusciamo a sentirci con più calma (grazie Skype!!!).
Ecco cosa mi ha raccontato.
Ciao Valentina! Finalmente ce l’abbiamo fatta a sentirci. Perdonami, periodo intenso 😉 Scusa l’intrusione e grazie per il tempo che riuscirai a dedicarmi.
Ciao Simone! Vedo che il periodo è stato intenso 😉
Figurati!
Fa piacere “connettersi” con l’Italia ogni tanto. Eccomi qui pronta a rispondere alle domande.
Iniziamo con le più facili. Da dove ci stai parlando?
In questo momento ti parlo dal mio appartamento a Lanzarote. Sai dove si trova?
Ti dico di sì ma sono andato a cercarlo su Google Maps quando mi hai scritto 😁
Lanzarote è una delle isole delle Canarie, in Spagna. O meglio, le Canarie sono una comunità autonoma della Spagna ma geograficamente siamo di fronte alle coste del Marocco!
Bene! Immagino quindi che il sole lo vedi un po’ più spesso di noi…
Penso proprio di sì! In questo momento ci sono più di 20 gradi.
Il clima dell’isola è stupendo: le temperature in inverno sono miti, tra i 15 e 20 gradi, mentre in estate il caldo si fa sentire.
Per fortuna abbiamo l’Oceano per rinfrescarci 😉
Wow! Sarebbe il clima ideale per me che non sopporto il freddo😉 Ora che abbiamo parlato di uno degli argomenti più cliccati sul web (il meteo), passiamo al secondo grande classico.
Di cosa ti occupi nella vita?
Oggi posso dirti che mi occupo principalmente di copywriting, ovvero ho fatto della scrittura il mio lavoro.
Qui a Lanzarote sono una libera professionista, ho la mia attività da freelance e mi muovo principalmente nel mondo web e digital.
Scrivo testi per siti web, articoli per blog, contenuti e guide principalmente per il settore travel, ma non solo.
Lo sapevo che la tua prima mail era troppo ben strutturata! Ora le domande da fare sono due… Partiamo dal come ci sei arrivata a questa professione?
Il punto fondamentale è che scrivere mi è sempre piaciuto, fin da quando ero piccola.
Mi sono laureata in Psicologia del Marketing presso l’Università Cattolica di Milano. In seguito le mie esperienze lavorative mi hanno portato ad approfondire le tecniche di scrittura e a bazzicare nel mondo della comunicazione, soprattutto digitale.
Nel 2017 ho anche frequentato un corso di web writing a Bangkok, in Thailandia:un’esperienza fantastica! Ho studiato, lavorato e mi sono affacciata in maniera più decisa al mondo web e digital.
Da qui è nata l’idea di trasformare la scrittura nella mia professione.
Hai detto Bangkok, come ti sei trovata laggiù?
L’impatto è stato decisamente forte. Sono partita che in Italia era inverno e mi sono ritrovata con temperature altissime fin dalle prime ore del mattino!
A questo aggiungici una cultura molto diversa dalla nostra, un modo di vivere e intendere la vita in generale abbastanza lontano da quello a cui ero abituata.
Giusto il tempo di superare il primo shock iniziale e niente, mi sono innamorata dell’Asia. Bangkok è una città incredibile: un momento prima stai passeggiando in mezzo a grattacieli ultramoderni, poi giri l’angolo e ti ritrovi in quartieri antichi dove invece sembra che il tempo si sia fermato.
Come ti dicevo, mi sono ritrovata in Thailandia perché perché due professioniste che conoscevo, stimavo e con cui collaboravo da tempo stavano organizzando questo workshop sulla scrittura…
Non ci ho pensato due volte e sono partita! E ti assicuro che lo rifarei altre mille volte.
La seconda domanda spontanea è: come ci sei arrivata a Lanzarote???
Sapevo che saremmo arrivati al punto 😊
La prima volta che ho messo piede sull’isola è stato in occasione di una vacanza.
L’ambiente mi è piaciuto subito. Il clima, l’oceano, i paesaggi vulcanici… è stato un piccolo colpo di fulmine.
Ho iniziato a raccogliere informazioni sulla qualità della vita, su come ci si potesse trasferire. A distanza di un anno da quella prima vacanza ho deciso di fare il grande salto: ho comprato un biglietto di sola andata e sono partita, con tanti sogni e poche certezze. Era la fine del 2015.
Non è stato facile, anzi. Mi sono scontrata con tante problematiche che non avevo calcolato: una certa diffidenza verso gli italiani da parte della gente del posto, l’estrema difficoltà nel trovare una casa, i ritmi lenti (a volte fin troppo) e l’incognita della lingua. Eh già, non parlavo nemmeno spagnolo quando sono arrivata!
Però mi sono rimboccata le maniche e, piano piano, sono riuscita a costruirmi la mia indipendenza. E te lo confermo, la qualità della vita qui è decisamente migliore rispetto a quella della Lombardia 🙂
Sento e vedo l’entusiasmo per questo cambiamento! La tua quindi è stata una decisione presa nel lungo periodo? Niente: faccio le valige e domani me ne vado, insomma.
Sì, esatto.
Sentivo che in Italia mi mancava qualcosa. Ho sempre amato viaggiare e dentro di me nutrivo da tempo il desiderio di partire, ma faticavo a concretizzarlo.
Dopo qualche esperienza di lavoro, prima a Milano e poi a Bergamo, sempre nell’ambito della comunicazione, ho capito che era arrivato il momento di dare alla mia vita una sferzata.
Lanzarote è stata la conseguenza naturale.
La seconda svolta è stata il corso a Bankgok. Ero rientrata in Italia per qualche mese, giusto il tempo di capire che non era più l’ambiente adatto a me.
Così sono partita per l’Asia, senza pensarci troppo a dirti la verità. E laggiù ho capito di amare questo lavoro e che avevo bisogno di fare una nuova esperienza, che fosse diversa anche in ambito professionale.
Finito il corso, però, ho deciso di rientrare a Lanzarote: quando l’amore chiama, non puoi mica far finta di niente 🙂
E com’è la vita sull’Isola? Come ti trovi?
Guarda, qui definirei tutto “tranquillo”.
Scordati la frenesia tipica milanese o la “vida loca” di Ibiza e Formentera. Le giornate scorrono a ritmo molto più lento e pacato.
L’isola vive principalmente di turismo, quindi come puoi immaginare i mesi estivi sono quelli più movimentati.
Per quanto riguarda la popolazione, all’inizio mi sono davvero sentita “straniera”.
Ci è voluto un po’ per ambientarmi e per “conquistare la fiducia” delle persone locali ma ora le cose vanno meglio.
Dal punto di vista lavorativo? Hai detto di essere freelance: come gestisci i tuoi clienti e la tua attività?
Grazie a Internet ti direi 😉
Come te ho la fortuna di lavorare in un settore dove le distanze possono essere ridotte. Il digital è fantastico anche per questo.
Lavoro sia con clienti italiani sia con attività locali, con persone straniere o italiani sparsi nel mondo: ci basta un PC e una linea wi-fi per costruire nuove relazioni!
Grazie a LinkedIn, Facebook, Skype è sempre più facile restare in contatto e gestire i progetti a distanza.
Amo scrivere e metterci del mio in ogni testo, ovvero creatività ed emozioni. Ecco, direi che queste sono le mie “parole chiave” preferite.
E bisogna ammettere che c’è un aspetto di quest’isola che influenza notevolmente la mia scrittura…
Cioè? Sono curioso ora…
Penso che questo luogo sprigioni un’energia tutta sua.
Dentro Lanzarote ci sono tutti e quattro gli elementi: il vento che non cessa (quasi) mai di soffiare sull’isola, il fuoco che ribolle nelle profondità dei suoi vulcani, l’oceano cristallino che la circonda per intero e la terra, nera e secca, che da secoli mette a dura prova i suoi abitanti.
Si dice che chi sceglie di venire a Lanzarote, lo faccia per affrontare i propri demoni.
Non per niente, il simbolo dell’isola è il Diavolo del Timanfaya… curiosa coincidenza, no? 🙂
Ecco, io credo che quest’isola ti costringa a guardarti dentro, a fare i conti con te stesso e ciò che stai vivendo: è capace di regalarti un grande equilibrio, oppure di sconvolgerlo completamente. Dipende tutto da te.
Questo è senz’altro un grande motore per l’anima. Affascinante e complicato allo stesso tempo.
Affascinante, hai detto bene! Viene quasi voglia di partire subito! Un’ultima domanda che tocca a tutti i ragazzi per concludere la nostra intervista: progetti per il futuro? Lanzarote per la vita?
Sinceramente non saprei darti una risposta.
Recentemente sono stata in altre zone della Spagna continentale, Siviglia e Andalusia, in “esplorazione”… diciamo così…
Al momento qui mi sento a mio agio. Ho interiorizzato i ritmi, i suoni e le abitudini dell’Isola e ci sto davvero bene. Faccio il lavoro che mi è sempre piaciuto e ho l’Oceano qui vicino… cosa posso chiedere d’altro?
Se poi sia questa la casa della mia vita non saprei dirtelo.
Vediamo cosa riserverà il futuro!
Grazie Valentina del tempo e della chiacchierata! E soprattutto speriamo di riuscire a collaborare insieme per altri progetti visto che entrambi frequentiamo questo mondo di “pazzi furiosi” del digitale…
Trovare tempi e sincronismi con i ragazzi del nostro territorio sparsi per il mondo non sempre è facile. Fusi orari e impegni spesso dilatano i tempi di contatto ma quando c’è il desiderio di raccontare tutto si supera.
In Valentina ho rivisto parte della mia storia: le difficoltà di accedere al mondo nel lavoro in ambito comunicazione e la sempre crescente volontà di creare qualcosa di proprio per uscire da un sistema poco premiante.
Coraggio, idee, spirito di iniziativa, disponibilità a conoscersi e raccontare la propria storia. In Valentina e in tutti i ragazzi che accettano queste interviste c’è qualcosa che forse qui sta venendo a mancare troppo spesso: spirito di condivisione, ambizione e predisposizione al sacrificio.
Tradurre queste chiacchierate in parole non è mai facile, ma questa volta, con una intervistata che scrive per professione, è stata tutta un’altra storia..